LARA #1
«Un semiserio omaggio al nostro giornale. Ne siamo molto orgogliose!» | “Cosmopolitan”
PERCHÈ HO SCRITTO QUESTO LIBRO
Bridget Jones aveva fatto breccia nei cuori di milioni di lettrici, e con lei il genere chick lit: ironico, irriverente, leggero, umoristico, giovane, quotidiano. Proprio come il diario di una ragazza un po’ bizzarra, sbadata e fissata con “Cosmopolitan” che da alcuni anni stava prendendo forma nella mia mente. Era venuto il momento di scrivere Il diario di Lara.
DI CHE PARLA
Cosa succede quando una single 30enne – sempre in lotta con la bilancia e alla ricerca della sua indipendenza, del lavoro ideale e dell’anima gemella – applica un po’ troppo alla lettera i consigli della sua ‘bibbia’: la rivista femminile più letta nel mondo, “Cosmopolitan“?
Ne possono accadere di tutti i colori, come succede a Lara, eroina chick lit alla Bridget Jones, quando mette in pratica i Cosmo-consigli in tema di lavoro, di beauty & wellness, ma soprattutto di seduzione.
Impegnata invano nella riconquista di Oscar, fidanzato storico impigrito e distratto, ma anche nella ricerca del lavoro giornalistico dei suoi sogni, Lara (accompagnata da un terzetto di fedelissimi amici, che sopperiscono alla famiglia piuttosto assente) si butta a capofitto in avventure di ogni tipo, che la porteranno a ritrovare l’autonomia nella vita da single, attraverso un percorso da romanzo di formazione in rosa.
Districandosi tra una rivale in amore, una flatmate cinefila alquanto particolare e una collega di scrivania un po’ troppo raccomandata, e viaggiando tra Parigi, Londra e i fiordi norvegesi, Lara si caccia continuamente nei pasticci, ma alla fine ne esce sempre vincitrice, guidata dal principio di contare sulle sue sole forze e di inseguire i suoi sogni, perché si possono realizzare.
I PARERI DEI LETTORI
«Un romanzo in pieno stile Bridget Jones.» | Ida Palisi, “Il Mattino”
«Un divertissement pieno di ironia.» | Isabella Moroni, Art (a)part of culture
«Un ritratto esilarante dell’universo femminile.» | “City”
«Un romanzo di chick lit in cui fantasia e realtà si intrecciano, creando un mix di umorismo irresistibile.» | Elena Depaoli, Dol’s
«Un libro arguto e divertente, una satira intelligente e ben giostrata che ha mi ha tirato fuori risate salutari!» | Claudia De Maria
«Un romanzo fresco e vivace, che si legge in fretta e con piacere; un’immersione nell’esistenza di una ragazza adorabilmente comune, che potremmo incontrare in libreria o in coda al centro commerciale. Una ragazza che potrebbe essere ciascuna di noi, con le nostre fissazioni, i desideri e le passioni.» | Francesca Mogavero, I love wropping
«Un romanzo semplice, frizzante e ironico sulle avventure di una single Cosmocomica alla ricerca della felicità. Una piacevole lettura chick lit da gustare sotto l’ombrellone o nel tepore di un piumone, e da condividere con le amiche.» | Lara Marzo, Shiningarden
«Un dialogo con se stessa tragicomico, che aiuta il lettore a capire il complesso universo delle donne.» | Ornella d’Anna, Julie News
«Un ritratto esilarante dell’universo femminile, grazie ad una scrittura dalla comicità irresistibile.» | Irpinia Oggi
«La versione italiana delle Bridget Jones, delle maniache dello shopping alla Kinsella» | Lidia Lombardi, “Il Tempo”
«Leggero, fresco e ironico.» | Sonia Graziano, Il salotto del gatto libraio
«Spigliato e intriso di pungente ironia. Una gustosa e acuta satira rivolta a una parte (piuttosto consistente) del variegato universo femminile.» | Ennio Peres, “Linus”
«Con l’ironia tipica dell’universo femminile, Chiara Santoianni ci presenta una Lara che tutte noi potremmo essere: insicura, goffa, impacciata, ma sempre e comunque sognatrice e romantica. Perfetto come lettura per gli ultimi weekend estivi, Il diario di Lara vi farà ridere, non tanto della protagonista, ma delle paranoie da cui noi donne ci lasciamo travolgere!» | Rachele Maggiolini, Elle Magazine
«In un linguaggio pervaso di garbata ironia, Chiara Santoianni tratteggia la storia allegra di una rinascita e gli alti e i bassi di un’esistenza: dai bassi agli alti, in iperbolico crescendo, e sempre con un sorriso. Il romanzo si legge con gusto, anche meglio di Cosmopolitan…» | Emanuela Cicoira, Napoli.com
«Lara – single “cosmocomica” – ispira simpatia al lettore e appare forte e fiera a dispetto delle traversie sentimentali e delle vicissitudini lavorative, da cui emerge raggiante e piena di vita.» | Éowyn su Qlibri
«Ho trovato irresistibile l’ascesa di Lara… Mi rincuora vedere che c’è ancora chi, nell’umiliante banalità quotidiana, non si stanca di lottare per i suoi sogni» | Alessandra
L’ESTRATTO
Dritte Cosmiche
Quando Oscar è rincasato dal lavoro, un’aria di perdono era stampata sulla mia faccia.
«Ho riflettuto a lungo su noi due…» ho esordito.
«Anch’io… E ho concluso che non siamo più fatti l’uno per l’altra. Puoi tenere la collezione di francobolli, ma la tazza di Spiderman, per favore, lasciala a me.»
Come buonuscita poteva fare di meglio.
Appena Oscar è andato via dalla stanza, ho afferrato la prima copia di Cosmopolitan a portata di mano e l’ho sfogliata affannosamente alla ricerca di qualche consiglio.
Non c’era nessun articolo intitolato “Sei stata lasciata? La vita continua!”, o “Meglio single che male accompagnati”. In compenso, le pagine pullulavano di “Fallo impazzire a letto”, “La cucina dell’amore”, “Organizzagli un weekend da favola”.
Se non altro, c’era qualche dritta di self-help.
Ho disposto due sedie l’una davanti all’altra, mi sono seduta su una e ho parlato. Ho detto a Oscar (virtualmente seduto di fronte a me) tutto ciò che pensavo di lui e dei cinque anni che abbiamo trascorso insieme. Nonostante le apparenze, è stata una conversazione molto realistica: quando gli parlo, di solito non risponde. A questo punto, ho cambiato sedia e mi sono impersonata in Oscar, come diceva Cosmo, per cercare, esprimendomi come lui, di capire le sue ragioni. In questo caso, è stato ancor più facile: «Sono stanco!» ho esclamato, e me ne sono andata.
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